Una delle cose che rientrano nel mio work-flow è di cercare, se possibile, un'interazione tra una o più lettere con gli elementi simbolici del logo. Nel caso specifico ho optato per giocare con il nome Anna, avvalendomi della forma della lettera N che svolge una funzione sia di sostegno per le tre sfere sovrastanti sia una funzione di struttura: la doppia N (con la seconda riflessa sull'asse verticale) va a formare un cialda, nello specifico un cono, dove tradizionalmente può essere gustato un buon gelato.
Le tre sfere, invece, hanno colori vivi e pieni per catturare la scena e farci immaginare i gusti che preferiamo:
- il marrone potrebbe richiamare il cioccolato, ma nella mente di qualcuno potrebbe essere un nocciola, o un gusto al bacio;
- il giallo potrebbe richiamare la crema, oppure un limone, o un caramello salato;
- il rosa, infine, potrebbe richiamare un sapore fruttato alla fragola, oppure more e lamponi.
Il logo dunque diventa un'esperienza per chi lo guarda rappresentando, nel suo immaginario, oltre alla classica triade della gelateria italiana, anche tutti quei sapori che indicano un'evasione.
La decisione, inoltre, di inserire delle virgole su ogni gusto serve per creare profondità e conferire un senso di vellutato ai tre colori.
Lo sfondo, poi, richiama il tipico colore della cialda, croccante e saporita.
L'unico elemento che si discosta è il sostantivo Gelateria la cui color serve per smorzare il logo nel suo insieme, per dargli un senso di freschezza, in netto contrasto con gli altri toni.
